Caffo: web e digitale sicuri, sfida da prima linea per Chiesa e famiglie

Il titolo rappresenta già una sfida: “Crescere nel digitale: la rivoluzione dell’Intelligenza Artificiale per i bambini e gli adolescenti”. Una sfida che Ernesto Caffo conosce bene, a tal punto che ha voluto che il Telefono Azzurro, del quale è fondatore e presidente, dedicasse la Giornata internazionale sulla sicurezza in Internet, che cade oggi, 6 febbraio, al confronto serrato tra rappresentanti istituzionali ed esperti, che in un convegno a Roma hanno approfondito quel titolo in quattro tavole rotonde ricche di spunti e riflessioni. Utili soprattutto per l’immediato futuro.

Confronto essenziale
Come combattere i rischi e cogliere le opportunità della Rete e dell’Intelligenza Artificiale e come disegnare un ecosistema digitale per le future generazioni tra sicurezza, dati e consapevolezza, sono stati alcuni degli argomenti di discussione che sullo sfondo hanno avuto anche un obiettivo, forse quello principale: trovare le modalità per sensibilizzare famiglie e società affinché possano diventare parte virtuosa di un processo tumultuoso del quale ancora in pochi conoscono i reali contorni. “I ragazzi – rivela Caffo – parlano di queste tematiche tra di loro ma non con gli adulti. E se parlano con gli adulti, lo fanno più con i genitori che con gli insegnanti”. Segno evidente, spiega il professore, “che la scuola non riesce a essere quell’ambiente di crescita educativa del quale ci sarebbe bisogno”.

Esperienze condivise
L’aiuto allo sviluppo del pensiero critico fin dalla tenera età, fa notare il presidente di Telefono Azzurro, è lo strumento che le famiglie hanno a disposizione per sostenere i propri figli affinché non si trovino impreparati davanti a una tecnologia che va saputa gestire e non certamente demonizzata. “I genitori – evidenzia Caffo – devono mettere a disposizione dei propri figli le proprie conoscenze e anche la curiosità che gli adulti devono avere verso questo mondo. Le azioni buone che si possono fare con la tecnologia vanno condivise: un po’ come si faceva giocando insieme con i mattoncini delle costruzioni”. Per fare questo, raccomanda, “occorre studio e preparazione. E condividere con altri genitori proposte e percorsi educativi”.

Tema globale
Sul fronte delle innovazioni digitali, anche la Chiesa deve essere in prima linea. “Deve avere un ruolo centrale unificando le varie iniziative che vengono fatte oggi dai vari Dicasteri” entra nel merito Caffo, che è anche membro della Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori. Le conferenze episcopali nazionali, conclude, “devono fare un grande lavoro perché il tema è globale e non riguarda solo i Paesi occidentali: più c’è disagio e povertà e più il digitale risulta essere invasivo e negativo”.

di Federico Piana – Vatican News

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