L’Arcivescovo Metropolita di Catanzaro-Squillace, monsignor Claudio Maniago, insieme all’intera comunità diocesana, accoglie con gioia la nomina di padre Saverio Cannistrà alla guida dell’Arcidiocesi di Pisa.
«Assicuriamo fervida preghiera, augurandogli ogni bene affinché il Signore lo custodisca e lo guidi nel suo nuovo ministero pastorale», ha dichiarato monsignor Maniago.
Monsignor Saverio Cannistrà, O.C.D., è nato a Catanzaro il 3 ottobre 1958. Dopo la Laurea in Filologia romanza presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, ha lavorato come redattore in una casa editrice. Entrato nel noviziato dei Carmelitani Scalzi il 17 settembre 1985, ha emesso la Professione Perpetua il 14 settembre 1990 e ha ricevuto l’ordinazione sacerdotale il 24 ottobre 1992.
Ha conseguito il Dottorato in Teologia Dogmatica presso la Pontificia Università Gregoriana e ha insegnato Teologia trinitaria, Cristologia e Antropologia Teologica presso varie Facoltà teologiche italiane. Negli anni ha ricoperto numerosi incarichi all’interno della Provincia Toscana dei Carmelitani Scalzi, fino a essere eletto nel 2009 Preposito Generale dell’Ordine, carica che ha mantenuto fino al 2021. Attualmente era Vicario parrocchiale nella Chiesa di San Pancrazio a Roma e membro del Consiglio Presbiterale dell’Arcidiocesi di Firenze. Con la sua nomina a Arcivescovo di Pisa, padre Cannistrà porta con sé un bagaglio di esperienza pastorale, accademica e di guida religiosa maturato in anni di servizio alla Chiesa.
«Ho accettato in spirito di fede e di obbedienza, consapevole dei miei limiti», scrive il nuovo vescovo nel messaggio alla diocesi. Svolgerò questo compito, aggiunge, nell’unico modo che conosco: pregando, meditando, ascoltando la Parola di Dio nei tanti modi e forme in cui quotidianamente ci raggiunge». Citando una frase di Santa Teresa, aggiunge: «L’obbedienza dà forza». Affermando di non avere programmi si dice «felice di essere stato inviato proprio a Pisa, città che amo, nella quale ho studiato, dove ho scoperto la mia vocazione religiosa. Con gioia mi preparo a percorrere con voi i sentieri di questa storia e di questa terra che il Signore mi ha donato adesso come mia».