“Andiamo con cuore ardente”, nel segno dell’episodio evangelico dei discepoli di Emmaus, sarà il tema del XIII raduno internazionale delle Equipes Notre-Dame, movimento laicale di spiritualità coniugale nato in Francia nel 1938. L’evento si svolgerà a Torino dal 15 al 20 luglio 2024 e vedrà la partecipazione di 7600 “equipers” provenienti da 86 Paesi del mondo. Una settimana, si legge nel comunicato di presentazione, “di giornate intense con celebrazioni eucaristiche tutti i giorni, momenti di meditazione, conferenze, incontri plenari e spettacoli”. Il Brasile sarà il Paese più rappresentato, seguito da Francia, Spagna, Italia e Colombia, ma saranno rappresentate realtà come la Nuova Zelanda, l’Australia, il Botswana, la Repubblica Domenicana e la Guinea.
Un cammino di fede e una “road map” per il movimento
“Il movimento conta circa 160 mila membri ed è presente in più di 90 paesi nei cinque continenti. Ogni sei anni teniamo un incontro internazionale in qualche parte del mondo, come quello che si terrà qui a Torino”, spiegano Clarita e Edgardo Bernal, responsabili internazionali del Movimento, “dove circa 8 mila membri del movimento, coppie e sacerdoti si riuniranno per celebrare questo cammino di fede, per comprendere il nostro ruolo nella chiesa e nel mondo di oggi e per stabilire gli orientamenti di vita che costituiscono la road map che guiderà il movimento nei prossimi sei anni”.
I relatori del raduno
Tra i relatori degli incontri, che si svolgeranno principalmente all’Inalpi Arena del capoluogo piemontese, il cardinale José Tolentino de Mendonça, prefetto del Dicastero per la Cultura e l’educazione della Santa Sede, Gabriella Gambino sottosegretario del Dicastero per i laici, la famiglia e la vita, suor Nathalie Becquart, sottosegretario del Sinodo dei vescovi, la professoressa Marina Marcolini, autrice del programma A sua immagine, Maria Clara Lucchetti Bingemer, leader brasiliana del Movimento laico delle comunità di vita cristiana, la coppia spagnola Masu e Xosè Manuel Dominguez de la Fuente e Elisabeth Saléon- Terras collaboratrice per oltre vent’anni di padre Henri Caffarel, fondatore delle Equipes Notre-Dame.
Repole: una testimonianza della dimensione spirituale nella vita delle coppie
La scelta di Torino, “città ricca di storia cultura, tradizione sociale religiosa e laica”, con la sua Chiesa locale “viva e ricca di spiritualità, custode della Sacra Sindone”, permetterà anche ai partecipanti di percorrere degli itinerari spirituali nei luoghi simbolo della città e di don Bosco, come Chieri e Castelnuovo, “per conoscere esperienze e tradizioni religiose ricche di santità nate e ancora oggi presenti in città e nel territorio piemontese”. “Le Equipes Notre Dame sono una realtà radicata e diffusa nella Chiesa piemontese, che vede coinvolte in questo movimento centinaia di coppie”, spiega l’arcivescovo di Torino monsignor Roberto Repole. “Come le altre associazioni e movimenti ecclesiali di famiglie, credo che le Equipes”, sottolinea, “offrano oggi una testimonianza molto importante per la comunità cristiana e per la società civile: testimoniano la centralità della dimensione spirituale nella vita delle coppie, cioè il bisogno fondamentale dell’uomo e della donna, di non guardarsi solo negli occhi, ma di guardare in alto, all’origine della vita e dell’amore.