Giubileo, alla Cattolica dibattito sulla giustizia: via per costruire speranza

“Essere segni tangibili di speranza”. Risponde all’invito della Spes non confundit, con cui Papa Francesco ha indetto il Giubileo del 2025, il ciclo di iniziative, eventi e dibattiti promosso tra febbraio e giugno dall’Università Cattolica del Sacro Cuore per raccontare e approfondire i semi concreti di speranza coltivati quotidianamente dalle 12 Facoltà dei suoi cinque campus: Milano, Brescia, Piacenza, Cremona, Roma.

A inaugurare questa mattina il ciclo di incontri è la Facoltà di Giurisprudenza a Milano, in sintonia con l’invito del Papa che invoca per i detenuti atti di clemenza e di liberazione che permettano di ricominciare. Un “dialogo a più voci”, si precisa in una nota dell’ateneo, dal titolo “Ricostruire la speranza: pena e comunità in dialogo, organizzato assieme all’Arcidiocesi ambrosiana, rappresentata dall’arcivescovo Mario Delpini.

Beccalli: riflettere sulla speranza da varie angolazioni
“In concomitanza con l’Anno Santo, insieme ai presidi e ai docenti di tutte le sedi dell’Università Cattolica del Sacro Cuore abbiamo deciso di realizzare un’Iniziativa di Ateneo sulla Speranza nell’anno giubilare per raccogliere l’appello di Papa Francesco a dare segni concreti di speranza”, afferma il rettore Elena Beccalli, che, con Stefano Solimano, preside della Facoltà di Giurisprudenza, apre l’incontro di oggi. “Si tratta di un percorso rivolto agli studenti e alla società tutta, articolato in diverse attività – tra cui convegni, seminari, incontri tematici – che andranno a comporre un calendario organico di eventi in programma da febbraio a giugno. L’idea è declinare il tema della ‘speranza’ a partire dal peculiare punto di vista delle discipline di ognuna delle 12 Facoltà: dall’economia al diritto, dalla letteratura alla matematica, dalla medicina alla psicologia fino alle scienze politiche, all’educazione e alle scienze agrarie”.

Percorsi alternativi alla detenzione
Al tavolo dei relatori previsti gli interventi di autorevoli studiosi della disciplina e di operatori dell’esecuzione penale, impegnati – si legge nel comunicato – “a esplorare percorsi alternativi alla detenzione in cui la giustizia penale può effettivamente diventare strumento di ricostruzione e di riconciliazione”. Allo stesso tempo, si legge ancora, “attraverso le testimonianze di chi presta servizio nelle carceri, si cercherà di raccontare anche il ruolo cruciale che la comunità può avere nell’offrire opportunità di speranza a coloro che hanno commesso gravi reati”.

A coordinare il dibattito Gianluca Varraso, docente di Diritto processuale penale e Diritto penitenziario, per il quale il ciclo di incontri è “un’importante occasione per riflettere sulla capacità dell’attuale disciplina penitenziaria di garantire le prospettive di speranza sottese alla visione costituzionale della pena, attraverso la valorizzazione dei rapporti con la comunità”. Essenziale, sottolinea, “favorire l’espiazione extramuraria della pena con modalità in grado di agevolare – prima ancora della deflazione della popolazione penitenziaria – la reintegrazione del condannato nella comunità sociale di riferimento”

I prossimi appuntamenti
Il calendario degli incontri prevede la lezione aperta a Milano di mercoledì 12 marzo di Scienze politiche e sociali sul tema “Generare speranza in un mondo frammentato” e a Roma con la due giorni di studio intitolata “La speranza nella cura: un percorso di fede, scienza e umanità, promossa da Medicina e chirurgia “A. Gemelli” mercoledì 12 e giovedì 13 marzo. La prima giornata sarà dedicata al “Ruolo della medicina nella Costruzione della speranza”; la seconda, invece, si concentrerà su “La Facoltà di Medicina per l’Africa: una speranza per il cambiamento”. S’intitola “Semi di speranza nell’avventura della scienza” l’evento organizzato martedì 15 aprile a Brescia da Scienze matematiche, fisiche e naturali. Nel mese di maggio, lunedì 5 e martedì 6, Scienze agrarie, alimentari ed ambientali promuoverà nel campus di Cremona il dibattito “The Hope for a Nourished Planet: which agenda for Catholic Universities?”.

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