Fine vita, Lojudice: «La legge regionale toscana, una deriva pericolosa»

È davvero una sconfitta per tutti». Il cardinale Augusto Paolo Lojudice non un usa mezzi termini. All’indomani dell’approvazione della legge regionale sul suicidio medicalmente assistito approvata dal Consiglio regionale toscano, torna a ribadire tutta la contrarietà della Chiesa nei confronti di un provvedimento che assegna alla Toscana il triste primato di unica regione italiana ad aver varato una norma sul fine vita.

Via senza ritorno
Il presidente della Conferenza episcopale toscana, arcivescovo di Siena – Colle di Val d’Elsa – Montalcino e vescovo di Montepulciano – Chiusi-Pienza, in una lunga conversazione con i media vaticani scende ancora una volta in campo per difendere il principio dell’inviolabilità della vita umana, dal concepimento alla morte naturale. E per esprimere un timore: «Quello che questa legge possa rappresentare la discesa di un crinale dal quale non sarà più possibile risalire. Adesso altre regioni si porranno la domanda se procedere nella stessa direzione. E poi credo che lo stesso parlamento dovrà assumersi la responsabilità di esprimersi in merito».

Tragico, semplice, iter
La norma, che è stata strutturata sulla base di una legge di iniziativa popolare presentata dall’associazione Luca Coscioni poi emendata durante l’iter di approvazione, stabilisce determinate condizioni per accedere alla procedura. Un malato che abbia deciso di togliersi la vita presenta una semplice domanda alla propria Asl di appartenenza. A questo punto, si istituisce una commissione mista — etica e medica — che ha tassativamente venti giorni di tempo per prendere in esame la documentazione e decidere sulla legittimità della richiesta. Se l’esito risulta essere positivo, entro 10 giorni la commissione dovrà stabilire in che modo eseguire il suicidio medicalmente assistito: scegliere quale farmaco usare ed indicare quale sarà il medico che lo somministrerà. Il costo sarà totalmente a carico delle istituzioni locali, che per i prossimi tre anni hanno stanziato un finanziamento iniziale di 30 mila euro.

Difendere la vita
Anche se le norme contenute nel provvedimento partono da un principio che il presule reputa legittimo, quello di evitare che il suicidio assistito si compia nell’ombra, la risposta toscana per il cardinale Lojudice non è la soluzione: «È un po’ come l’aborto clandestino: certo che creare una situazione in cui non ci sia più nessun aborto clandestino è teoricamente sensato ma in realtà noi dobbiamo fare in modo che non si legalizzi ciò che non è oggettivamente giusto». Ora, prosegue il porporato, siamo di fronte ad una voragine senza fondo che va ben al di là di un pericoloso relativismo morale. «Nel mondo, ci sono tentativi di legalizzazione perfino di crimini molto gravi: mi riferisco, ad esempio, ad alcune campagne in favore della depenalizzazione della pedofilia».

Ripartire dai valori
Non si tratta, però, di fare una guerra contro questa legge sul fine vita. «Le guerre fanno perdere tutti. Il nostro compito è invece quello di aiutare la gente, soprattutto i più giovani, a misurarsi su delle tematiche di vita cristiana che contengano valori alti. Il pensiero cristiano che attraversa i tempi e le generazioni rappresenta la vera ossatura della nostra società». Poi, il porporato si rivolge direttamente ai cappellani negli ospedali, alle religiose, ai religiosi e ai volontari che operano negli hospice e in tutti quei luoghi dove ogni giorno ci si confronta con la malattia, il dolore e la morte: «Vi chiedo di non arrendervi e continuare ad essere portatori di speranza e di vita».

Leggi altro

Cassano

33a GIORNATA DEI MISSIONARI MARTIRI

Il 24 marzo ricorre, come ogni anno, la Giornata dei Missionari Martiri, che coincide con l’anniversario del martirio di San Oscar Romero. Questa ricorrenza annuale ci aiuta a riflettere sull’eredità lasciataci da quanti hanno sacrificato la loro vita per l’edificazione del Regno di Dio. Il sacrificio dei missionari martiri ci spinge a rafforzare il nostro […]
The post 33a GIORNATA DEI MISSIONARI MARTIRI appeared first on Diocesi di Cassano all'Jonio.

#vescovoaloise

Il 30 marzo riapre S. Maria delle Grazie dopo i lavori di restauro

Dopo alcuni anni di intenso e laborioso lavoro di restauro, sarà riaperta al culto, domenica 30 marzo 2025, alle ore 11:15, con una solenne celebrazione liturgica presieduta da S. E. l’Arcivescovo Mons. Maurizio Aloise, l’antica e suggestiva chiesa di Santa Maria delle Grazie che si erge tra le colline dell’area urbana di Rossano. In questa […]